Lui & Lei
Al Centro Commerciale - parte 2
di amoletettone
14.10.2014 |
12.185 |
3
"Ambra dopo poco inarcò il bacino, contrasse i muscoli e mi strinse le braccia forti intorno al corpo quasi da stritolarmi..."
Scendemmo al piano terra ancora col fiato corto vista la fuga vera e propria dal negozio. :-" cioè ma ti rendi conto?! non potremo entrarci più in quel negozio! " diceva Ambra sghignazzando :-" E ti immagini la faccia della commessa quando vede lo specchio? " proseguivo io . In un minuto percorremmo tutta l'ala del centro commerciale, l'idea di essere inseguiti ci terrorizzava. Ambra mi prese per mano e a passo svelto girammo l'angolo. Era davvero un'altra, niente piu quella dalla puzza sotto al naso e quel distacco nei miei confronti . Aveva varcato quella soglia di intimità che faceva di me il suo miglior complice.Sembrava avere le idee molto chiare: come due fidanzatini che pareva stessero perdendo l'autobus, entrammo in un negozio di biancheria intima. Inutile dirvi che in altri frangenti mi sarei sentito a disagio , ma dopo quello che era successo poco prima, tutti quei perizomi, calze e reggiseni non facevano altro che risvegliarmi la voglia. :-"Che ne dici come mi sta questo? " diceva ridendo e prendendo fra le mani un tanga nero... :-"Non lo so , meglio questo" ribattevo io indicando un perizoma sottilissimo e semi trasparente davanti. Giocavamo come due adolescenti che si punzecchiavano. Ci aggiravamo fra gli scaffali tenendoci per mano, strusciandoci e pizzicandoci non appena c'era la possibilità di non esser visti. In un angolo Ambra prese a visionare un paio di completini. Per qualche secondo non vidi nessuno nel corridoio e ne approfittai per farle sentire il mio membro sulle natiche. La sentii come rabbrividire per un istante, mi guardai intorno circospetto ancora un attimo e poi le passai due dita nell'inguine. Le baciai il collo da dietro...risalendo giusto in tempo per una leccatina al lobo dell'orecchio prima che un paio di signore girassero l'angolo. Feci un paio di passi più in dietro...Il ghigno divertito ed eccitato di Ambra mi incitava a continuare. Passarono le due signore, poi una coppia ... Mi appostai qualche metro piu in la, sulla stessa fila di scaffali di Ambra che, con la coda dell'occhio, mi teneva sotto controllo. I due erano di spalle , feci una linguaccia alla mia amica, poi mi passai la mano sul pacco mettendo in evidenza l'arnese curvo e mezzo gonfio a un lato della zip. Ambra arricciò un mezzo sorriso malizioso. Prese a passarsi la lingua fra le labbra appena era sicura di non essere vista. Io replicavo abbassando la zip e mostrando lo slip gonfio. Ancora pause... stavolta per due ragazzine che forse riuscirono a scorgere anche qualcosa che "non andava" nel mio jeans. Si dileguarono. Ambra si scostò le coppe del reggiseno.. i capezzoli durissimi erano ora visibili sotto la maglia. Con aria di sfida e senza vergogna si girò verso di me. Al suo fianco una donna e il marito. Bastarono pochi secondi per vederlo fissarle le tettone come ipnotizzato. Era divertente vedere l'imbarazzo mentre cercava di evitare gli occhi controllori della moglie . Le feci cenno di scostare la stoffa della maglia... lei sorrise e mi fece di no con la testa :-" sei matto" mi disse senza emettere un suono , scandendo i movimenti delle labbra affinchè leggessi il labiale. :-" Dai" replicai io.. Poi sopraggiunse una commessa con cliente al seguito. "E' troppo pericoloso" mimò lei con la bocca in un momento in cui la nostra "traiettoria comunicativa" divenne sicura. Feci un faccino dispiaciuto per risposta... lei allora si apposto qualche passo piu indietro e tenendo il viso rivolto verso la commessa e la cliente abbassò lo scollo della maglia fino a farmi vedere il solco dei seni e un capezzolo : roseo e durissimo. Poi si ricoprì di scatto....evidentemente la commessa si era girata verso di lei, mi guardò quindi per accertarsi che la stessi osservando. Riprese ad abbassarsi la maglia con lo sguardo ancora attento ai movimenti nei dintorni e contemporaneamente si portò una mano sulla figa dandosi qualche palpatina con indice e medio. Pochi attimi e ritrasse subito le mani girandosi ad osservare la merce come se nulla fosse. La commessa ci sfilò davanti con aria alquanto insospettita. Io e la mia provocatrice ci guardammo maliziosamente... mi strizzò l'occhio e mi invitò a seguirla.
Pochi passi e ci ritrovammo di nuovo nella zona per le prove della merce. Qui i camerini erano pochi ma più "sicuri" dei precedenti. C'era una comoda porta di legno, che lasciava vedere giusto una decina di cm da terra. All'interno uno specchio grande su un lato e un puff per facilitare il cambio abiti. Ambra aspettò che uscisse una cliente per entrare e trascinarmi dentro con forza. Quasi non riuscimmo a chiudere la porticina alle nostre spalle per la foga con cui ci prendemmo. Mani, gambe, lingua e labbra si fusero in un agitarsi smanioso. Le strappai quasi la maglia da dosso, presi in mano quelle enormi tettone dai capezzoli durissimi. Le portai alla mia bocca per succhiarle avidamente. A stento riusciva a soffocare i mugolii mentre la mia lingua lavorava i capezzoli duri come chiodi. Infilai una mano piu in basso , mi feci strada nel suo slip e riuscii a piazzare due dita sul cuore del suo piacere. Aveva il sesso fradicio di voglia.In un attimo il movimento del palmo della mia mano divenne fluido sullo spacco della figa umidissima. Si contorse, tremò per un istante..ma non riusciva a staccare le labbra dalle mie.
Sentivamo parlottare fuori dal camerino. La commessa consigliava un capo piuttosto che un altro alla cliente. Misi una mano sulla bocca di Ambra a mo di museruola senza farle uscire neanche un fiato.Le tirai giù lo slip e in un attimo abbassai la zip liberando il mio cazzone durissimo . In piedi la scopai conto il muro. Aprì le gambe per facilitarmi il movimento. La mia verga le saliva su per la figa riempiendogliela tutta. Vedevo strabuzzare gli occhi ogni volta che il movimento si faceva più profondo. Il lento dentro e fuori divenne più veloce. Vedevo i seni saltellare e comprimersi poi sul mo petto. Sentire il contatto dei capezzoli duri sulla pelle mi mandava fuori di testa. Aumentai il ritmo , ora il mio bacino batteva in maniera frenetica sul suo. Le sue mani mi cinsero il sedere dai muscoli contratti per lo sforzo .Fuori sentivamo un alternarsi di voci andar e venire. Il camerino a fianco si aprì e si chiuse un paio di volte. Evidentemente però il rumore dello strusciare dei vestiti e i respiri affannati un po insospettirono qualche cliente. Sentimmo infatti un paio di risatine provenire dal camerino adiacente. "shhh" faceva una all'altra mentre ridacchiava, quasi a volerla zittire per sentire meglio. Ambra dopo poco inarcò il bacino, contrasse i muscoli e mi strinse le braccia forti intorno al corpo quasi da stritolarmi. Capii che era vicina all'orgasmo. Aumentai quanto possibile i colpi finchè venne con la mia mano sulla bocca chiudendo gli occhi e soffocando un esplosione che se non fossimo stati in un camerino si sarebbe tramutata in gemiti osceni.. Si abbandonò per un attimo su di me., Mi sorrise e mi abbracciò . Non disse una parola col fiatone che aveva. Cercai di ricompormi orgoglioso di averla soddisfatta. "Ma cosa fai..aspetta.." mi disse lei mentre mi impediva di riabbottonarmi il jeans. Le sue mani tornarono sul mio cazzone, in un secondo riprese del tutto vigore. Sentimmo bussare. "un attimo!" rispose squillante Ambra mentre la sua mano mi segava il cazzo. Mi venne da ridere ma mi trattenni tappandomi la bocca . La sega passò rapidamente a un pompino. Questa volta molto piu lento e appassionato del precedente. La cappella era preda della sua lingua che si muoveva in maniera convulsa. I testicoli massaggiati sapientemente , pronti per riesplodere. Non riuscii a resistere molto. Affondai il cazzo fin a sentire la gola come se fosse una seconda figa. Sentivo le membra contrarsi per accogliere il mio sesso sempre piu in profondità. A costo di soffocare voleva darmi ancora una volta piacere... concedendomi di scoparle la gola . Sentimmo bussare di nuovo alla porta. Questa volta non ci fu risposta. Solo i fiochi rumori dei rantoli di saliva. Cercai di sbrigarmi a godere, non avremmo avuto ancora molto tempo . Strinsi la testa di Ambra fra le mani e capitolai eruttandole un litro di sborra in gola. Lasciai andare qualche gemito soffocato, non riuscii a venire in silenzio assoluto. Chi poi ci sarebbe riuscito in quella situazione... Ambra ingoiò tutto. I fiotti di sperma caldo le riempirono la gola e la bocca ma fu brava a mandare giu tutto , ripulendomi per bene. Stavolta dovetti sedermi io sul puff esausto da quel pompino che avrebbe stremato un cavallo.
Ambra soddisfatta ,aveva il trucco ormai sbavato. Cercò di ricomporsi per quel che poteva. Io feci lo stesso e dovemmo aspettare alcuni minuti prima di non percepire alcuna presenza fuori dal camerino. Come nei film al "tre" aprimmo la porta pronti a sgattaiolare via. Ci ritrovammo davanti una ragazza intenta a sistemare i capi d'abbigliamento provati e non acquistati dalle clienti. Si girò subito curiosa. Chissà da quanto tempo era li fuori. Ci sorrise abbassando lo sguardo rossa in viso .Mi piace pensare che fosse rimasta tutto il tempo dietro la porta a origliare eccitandosi. Noi replicammo complici il sorriso e scappammo via.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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